Per chi sfogliando un giornale si fosse imbattuto in un annuncio riservato alle
categorie protette e si chiedesse cosa fossero oppure anche per chi senza saperlo ne faccia parte ecco un pò di
informazioni e
consigli utili.
C’è un’apposita legge, la 482/68 che regolamenta e tutela i lavoratori ritenuti portatori di disabilità: coloro che sono stati accertatamente ritenuti invalidi dal punto di vista fisico, psichico o sensoriale. A loro la commissione ha attribuito una disabilità superiore al 45% o quantomeno superiore al 33%.
Fanno parte della categoria anche gli invalidi di guerra o che comunque abbiano prestato un servizio allo stato e i non udenti.
Per i non vedenti la distinzione è tra coloro a cui è stata accertata la cecità assoluta e coloro che ripotino visibilità ridotta ad un decimo.
Un tempo ne facevano parte anche gli orfani e le vedove ma in seguito la normativa è stata rivista e al momento attuale è una commissione nominata dall’asl a certificare solo veri e propri deficit fisico-psichici e a stabilire i tempi per controlli che accertino anche in seguito la continuità di appartenenza alla categoria.

La legge 68/99 è una revisione della precedente che ne sanciva l’inserimento con una visione assistenzialistica; ad oggi essi vengono ritenuti lavoratori in grado di contribuire attivamente a livello produttivo all’interno di un’azienda.
In Italia le aziende hanno l’obbligo di assumere fino al 7% di lavoratori di questo tipo se superino i 150 dipendenti ( dal calcolo sono esclusi dirigenti, apprendisti, stagisti, temporanei e telemarkers).
Il consiglio per coloro che appartengono alla categoria è di presentarsi presso i centri per l’impiego, sebbene esista anche la possibilità di essere contattati direttamente dal titolare di un’azienda.
La prassi è quella normale: si viene convocati a colloquio se si possiedono i requisiti richiesti o quantomeno ci si avvicina molto alle esigenze dell’azienda.
Per partecipare alle selezioni è sufficiente presentare un certificato di invalidità e una certificazione di disoccupazione rilasciata da un qualsiasi ufficio del lavoro.
Fatto questo non resta che aspettare di ricevere una chiamata e..in bocca al lupo!